Uomo politico bulgaro. Studioso di problemi agrari, fu un esponente, nel 1905,
del comitato centrale del Partito socialdemocratico (che nel 1919 divenne
comunista). In conseguenza della fallita insurrezione del settembre 1923,
concertata con Dimitrov, si rifugiò a Mosca, ove diresse la rivista
"Problemi agrari" e ricoprì l'incarico di segretario generale del
Comintern (1926). Nel 1945 ritornò in Bulgaria con le truppe sovietiche e
fu eletto, il 18 novembre dello stesso anno, presidente dell'Assemblea
nazionale. Presidente provvisorio della Repubblica bulgara (1946-1947) e
ministro degli Esteri del secondo Governo Dimitrov (1947), alla morte di questi
(1949) divenne presidente del Consiglio (Sumen, ora Kolarovgrad 1877 - Sofia
1950).